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NECCHI compasso d'oro 1954
Anniversari
25 April 2025

125 anni di cucito Made In Italy

Necchi 1900 - 1925

​Nel XX secolo, l'introduzione e la diffusione delle macchine per cucire ha avuto un impatto significativo sulla società italiana, trasformando sia l'industria tessile che la vita domestica. L'adozione di queste macchine ha permesso una produzione di abiti più rapida ed efficiente, abbassando i costi e rendendo l'abbigliamento più accessibile a diverse fasce della popolazione. Questo ha contribuito alla nascita e allo sviluppo dell'industria della moda italiana, riconosciuta a livello mondiale. In ambito domestico, le macchine per cucire hanno emancipato molte donne, offrendo loro strumenti per avviare attività sartoriali indipendenti o migliorare l'economia familiare attraverso la produzione e la riparazione di indumenti. Inoltre, l'uso domestico delle macchine per cucire ha favorito una maggiore diffusione delle competenze sartoriali, consolidando tradizioni artigianali che ancora oggi caratterizzano il Made in Italy.

In questo contesto si colloca la storia di Necchi che inizia nel 1900 con Ambrogio Necchi, fonditore di ghisa a Pavia. La svolta avviene nel 1919, quando suo figlio Vittorio, rientrato dalla Prima Guerra Mondiale, assume la guida dell'azienda di famiglia. Leggenda vuole che fu l'insistenza della moglie di Vittorio nel desiderare una macchina per cucire a ispirarlo a diversificare la produzione, avviando così la realizzazione della prima macchina per cucire italiana.

Con un team iniziale di 40 operai, Necchi introduce nel 1924 il modello "BD", una macchina per cucire azionata manualmente. Il vero successo arriva  nel 1932 con la "BU", la prima macchina per cucire domestica con cucitura a zig-zag, che permetteva di eseguire motivi ornamentali, rammendi, attaccare bottoni e realizzare asole senza accessori aggiuntivi. Questo modello rivoluziona il mercato, rendendo Necchi sinonimo di qualità e innovazione. ​

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, Necchi diventa la principale fabbrica italiana di macchine per cucire, producendo oltre 1.000 unità al giorno con 4.500 dipendenti e una rete di 10.000 negozi in tutto il mondo. Negli anni '50, l'azienda lancia la "SUPERNOVA", premiata con il prestigioso "Compasso d'Oro" nel 1954 per le sue avanzate funzionalità automatiche guidate da memorie meccaniche. Nel 1956, la "MIRELLA" vince nuovamente il "Compasso d'Oro" e il "Gran Premio" alla XI Triennale di Milano, entrando a far parte della collezione permanente del MoMA di New York. ​

Negli anni '70 macchine con pedale elettrico e, negli anni '80, modelli dal design futuristico come la "LOGICA" con pannello di controllo elettronico, progettata da Giorgetto Giugiaro nel 1983. 

Oggi, Necchi continua a rappresentare un punto di riferimento nel mondo del cucito, combinando  tradizione e innovazione e mantenendo vivo l'impegno verso la qualità che ha reso il marchio celebre a livello internazionale.

Immagine da: necchi.it

 

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