Skip to main content
Mozart @ Baia degli angeli 1977
Serie
15 August 2025

Le notti d’estate finiscono mai - II

Baia degli Angeli / Imperiale 1975 - 2025

Dopo aver celebrato il Piper Club — simbolo degli anni Sessanta e punto di riferimento culturale che ha accompagnato intere generazioni di italiani — il racconto dell’entertainment Made in Italy si sposta sulla Riviera Romagnola, lungo una linea di ibridazione culturale edonistica ed internazionale. Nel 1975, infatti, apre la Baia degli Angeli, oggi conosciuta come Baia Imperiale, che nel 2025 festeggia il suo 50° anniversario.

Costruita sul promontorio tra Gabicce Mare e Gabicce Monte, sin dall’inizio la Baia si è configura come un ambiente «ultraterreno»: colonne, statue, terrazze affacciate sul mare e piscine, un impianto audio e un’illuminazione concepiti per offrire un’esperienza senza precedenti. Il fondatore Giancarlo Tirotti, ispirato dai club newyorkesi, come il celebre Studio 54, importa un approccio innovativo alla disco music: selezioni non-stop, mixaggio in sovrapposizione, orari prolungati fino all’alba e un laser puntato dal tetto come stella cometa per guidare la folla.

Musicalmente, la Baia è un’impresa pionieristica. Sin dai primi anni ‘75–‘77, ospita  DJ americani come Tom Sison e Bob Day, importando dagli USA dischi in anteprima dagli storici label Philadelphia e TK Records. Poi, nel 1977, Daniele Baldelli e Claudio “Moz-Art” Rispoli agguantano il testimone, radicalizzando la sperimentazione musicale: funk, elettronica, afro, jazz-rock e sonorità cosmiche si mescolano in consolle, dando vita al celebre “cosmic sound” italiano. Chi scrive ricorda le cassette registrate durante la trasmissione Play Studio  Notte, che trasmette playlist della Baia con brani come Street Man, Living in the Jungle, Soul Makossa, Going Back to My Roots.  

Questa combinazione di estetica monumentale, tecnica audio-visiva avanzata e proposta musicale inedita rende la Baia un laboratorio di heritage culturale nel senso più autentico del termine: un luogo che non custodisce il passato in una teca, ma lo reinterpreta costantemente, proiettandosi verso il futuro.

Per questo la Baia Imperiale non è solo una discoteca: è un marchio vivo, parte integrante della memoria collettiva italiana, che continua a celebrare la sua fase pionieristica. Le serate tributo richiamano generazioni al suono di un’epoca. Nel 2018, la International Nightlife Association l’ha nominata primo club italiano e 19° al mondo, riconoscendo l’eredità di innovazione che continua a veicolare.

Come il Piper ha fatto per gli anni Sessanta, la Baia ha incarnato nei Settanta una visione moderna di intrattenimento, portando in Italia suoni, tecniche e atmosfere d’avanguardia. Cinquant’anni dopo, l’eredità è ancora viva: si rinnova, si celebra, dialoga con il presente. Un patrimonio che parla di visione, innovazione tecnologica e identità culturale — un esempio originale e autentico di nightlife_corporateheritage!

 

Vedi post originale