Salta al contenuto principale
Il Patrimonio culturale pubblico e privato alla sfida della transizione digitale
Editoriale
09 Feb 2023

La nuova corsa all’oro digitale

Il Patrimonio culturale pubblico e privato alla sfida della transizione digitale

La progressiva istituzionalizzazione del rapporto tra patrimonio storico-artistico e digitalizzazione, fino a qualche tempo fa esclusiva prerogativa di pionieri specialisti delle digital humanities, sta radicalmente trasformando la concezione delle modalità di gestione, conservazione e fruizione dei contenuti culturali emersi dal passato. Il concetto di transizione digitale applicato alle opere d’arte e alle testimonianze dell’Heritage da visione utopistica di pochi innovatori è diventato misura strategica di sviluppo economico e sociale. 

Negli ultimi mesi si è assistito a uno straordinario proliferare di bandi e incentivi a vantaggio della transizione digitale e della valorizzazione innovativa del patrimonio storico e documentale di imprese e istituzioni culturali. Una delle misure più significative è stata quella attivata nell’ambito del PNRR, denominata Transizione Digitale Organismi Culturali e Creativi (TOCC), e specificamente dedicata al sostegno ai settori culturali e creativi per l’innovazione e la transizione digitale, per il quale sono stati stanziati oltre 115 milioni di euro per cui sono stati presentati ben 2896 progetti.

Sembra proprio che una nuova grande corsa all’oro sia ufficialmente partita. Molti indizi portano a credere che siamo entrati in uno di quei momenti, magici e terribili al tempo stesso, in cui si vivono tumultuosi cambiamenti e si aprono straordinarie opportunità. Questi sono anche i momenti in cui il rischio è massimo, perché nella corsa diventa difficile distinguere il grano dall’oglio, l’autentica valorizzazione digitale del patrimonio dalla contraffatta e sterile duplicazione virtuale della realtà.

Diventa allora fondamentale che questo processo avvenga in modo responsabile e che la qualità e l'autenticità del patrimonio culturale siano tutelate e protette. La scelta degli operatori a cui affidarsi è decisiva. Esperienza, sensibilità, competenza, sostenibilità, rappresentano qualità essenziali da ricercare per gli operatori di realtà pubbliche e private che hanno deciso di intraprendere un percorso di transizione e valorizzazione digitale del proprio Heritage. Il rapporto tra cultura e digitalizzazione è in continuo evolversi e non esistono risposte univoche. È certo è che la tecnologia sta cambiando profondamente il modo in cui produciamo, distribuiamo e consumiamo cultura, e che questo cambiamento porterà sia opportunità sia insidie. È essenziale trovare un equilibrio tra la protezione della qualità e dell'autenticità delle opere culturali e la loro accessibilità e fruibilità attraverso la tecnologia.

Made In Heritage, iniziativa di una rete di imprese italiane, sa come farlo perché da anni opera nel settore della della valorizzazione e digitalizzazione dei patrimoni storici istituzionali e aziendali. Nata per promuovere e facilitare la transizione digitale delle grandi istituzioni culturali del nostro Paese, è oggi in grado di offrire il proprio know how e la propria visione di prodotto e di sistema al più ampio tessuto economico e sociale che si sta lanciando alla scoperta di questo nuovo mondo temibile e misterioso, ricco di allettanti promesse e al tempo stesso disseminato di pericolose minacce, affinché la grande sfida nazionale della valorizzazione digitale del patrimonio storico e culturale possa essere vinta davvero.

News correlate

09 Feb 2023
Tecnologie
09 Feb 2023
Anniversari
09 Feb 2023
News ed Eventi
09 Feb 2023
Meet our People