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gardaland inaugurazione 19 luglio 1975
Anniversari
06 Giugno 2025

50 anni di divertimento per gli italiani di ogni età

Gardaland 1975 - 2025

Il 19 luglio 1975, sulle rive del Lago di Garda, apriva Gardaland, il primo parco tematico di grandi dimensioni in Italia. L’iniziativa, voluta dall’imprenditore veronese Livio Furini, prendeva forma in un’area allora periferica rispetto ai principali flussi turistici internazionali ma profondamente inserita nel tessuto economico e culturale del Nord Est italiano. A cinquant’anni dall’inaugurazione, Gardaland non è solo il più noto parco divertimenti italiano, bensì un caso di studio dell’entertainment, dove fantasia e tecnologia si intrecciano in un percorso che, nel tempo, riflette trasformazioni sociali, imprenditoriali e territoriali.

La forza di Gardaland sta nella capacità di tenere insieme due polarità solo apparentemente distanti: l’attaccamento a temi narrativi senza tempo (pirati, antichi egizi, castelli medievali, dinosauri) e una spinta costante all’innovazione tecnologica. I suoi scenari, così familiari, sono rinnovati per parlare a generazioni diverse, mantenendo riconoscibile un’identità in continua evoluzione. È così che attrazioni iconiche come I Corsari o Magic Mountain sono diventate, nel tempo, spazi di memoria e di rinnovamento.

Nel 2025, questa vocazione alla trasformazione si esprime nella nuova attrazione “Animal Treasure Island”, un’avventura immersiva tra animali antropomorfi, tesori nascosti e valori universali. In una recente intervista, Luisa Forestali, Head of Marketing del resort, ha spiegato che l’esperienza è pensata per “andare ben oltre l’attrazione, diventando un universo narrativo in cui immergersi anche al di fuori dei confini del Parco”, grazie a personaggi con cui “i visitatori possono facilmente entrare in sintonia e identificarsi”.

Ma se le forme del racconto mutano, anche la struttura operativa si adatta a nuove urgenze, in particolare quella ambientale. Durante la conferenza stampa per la stagione dei 50 anni, Stefano Cigarini, CEO Gardaland, ha annunciato un investimento sul fronte della sostenibilità, esigenza imprescindibile per una realtà energivora come un parco divertimenti. Dal 2026, sarà operativo un impianto di energia rinnovabile, costituito da 7000 pannelli fotovoltaici, che coprirà circa il 25% del fabbisogno del resort. L’obiettivo è raggiungere il 100%”. Una visione che rafforza il legame tra radicamento e responsabilità, tra eredità del passato e preparazione al futuro.

Gardaland ha oggi un pubblico multigenerazionale: chi entrava bambino negli anni ‘70 torna con figli e nipoti. In questo senso, il parco è anche archivio vivente dell’immaginario popolare, che racconta il cambiamento dei desideri collettivi e dei modi di abitare il tempo libero. Un organismo in continua trasformazione, dove il passato convive con il futuro e la fantasia, sedimentata nei miti e racconti d’infanzia, trova nuovo spazio per esprimersi attraverso le forme della tecnologia contemporanea.

Immagine da: larena.it

 

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